«Soltanto dopo un’ora sono riuscito ad avere una risposta dalla reception. Siamo abbandonati» dice Antonio, che fino a poche ore fa era ancora bloccato a bordo con la sua famiglia all’interno della cabina della nave Msc Grandiosa ormeggiata al porto di Genova. «Mi hanno detto che stanno aspettando il permesso dalle autorità per farci sbarcare, ma questa mattina ho visto 6 autobus pieni di gente che lasciavano la nave».

Come Antonio, ci sono tante persone che sui social network stanno raccontando di essere rimasti isolati all’interno delle crociere dopo essere risultati positivi ai tamponi di controllo. In totale, nella Msc Grandiosa sono 150 i passeggeri contagiati dal focolaio. «Può succedere che qualche passeggero risulti contagiato. Nessun posto è immune, a maggior ragione che la situazione a terra è così grave» fanno sapere da Msc crociere contattati telefonicamente. «Abbiamo un protocollo rigido e sicuro», aggiungono nonostante alcuni passeggeri affermano che la situazione sia parecchio grave.

In un secondo momento la stessa società ha pubblicato un comunicato ammettendo «la positività al Covid di alcuni passeggeri imbarcati su Msc Grandiosa» e annunciando l’attuazione del protocollo sanitario previsto.

Le storie

Antonio è entrato a bordo della nave una settimana fa per festeggiare la fine dell’anno. «C’era molta gente nella crociera per celebrare il nuovo anno e mantenere il distanziamento è praticamente impossibile, specialmente nei buffet e ristoranti», dice Antonio.

Dopo capodanno, infatti, sua figlia ha iniziato a sviluppare i primi sintomi ed è risultata positiva al tampone di controllo del 2 gennaio. In famiglia sono convinti che si sia contagiata all’interno della nave, perché come lei altri ragazzi sono attualmente positivi. «Abbiamo fatto il tampone alle 10:30 e ci hanno dato i risultati solo alle 15. Appena saputo l’esito ci siamo chiusi immediatamente in cabina. Come noi ci sono diverse persone che si trovano nella stessa situazione», spiega Antonio.

«Siamo stati sulla Msc grandiosa dal 22 al 29, tamponi negativi fatti il 21, 22 e 26, dal 27 avevo un po di mal di gola sia io che mia figlia, questa notte ci siamo sentiti entrambi male con febbre forte, questa mattina esito positivo», dice Fabio, un altro utente che ha partecipato alla crociera qualche giorno prima e che è risultato contagiato una volta tornato a casa. «Gli unici posti dove non avevamo la mascherina era solo a tavola, in piscina e ovviamente in camera – continua – io almeno posso dire che l crociera me la sono goduta, le persone attualmente abbordo della nave stanno vivendo un incubo».

Alcuni dei commenti pubblicati sui gruppi Facebook da parte dei viaggiatori sono accompagnati anche dalle lamentele per la mancata tempestività nella comunicazione dei casi Covid.

A confermarlo è anche Antonio: «Le informazioni non ci sono, e quelle poche che arrivano sono confuse». Ora è in attesa. A fornirgli risposte è la sua assicurazione che gli conferma che hanno trattato altri casi a bordo. In serata Antonio e la sua famiglia sono stati trasportati a casa da un'autoambulanza e dovranno finire il periodo di isolamento.

Il protocollo

Foto di un cliente isolato all'interno di una delle navi Msc

Non appena si viene a conoscenza della positività al Covid-19 all’interno delle navi parte un protocollo ben preciso. Dopo l’isolamento, il cibo viene servito su materiale usa e getta e lasciato fuori le cabine, in attesa che le autorità marittime e sanitarie locali gestiscano lo sbarco dei clienti contagiati nel primo porto utile o in quello previsto alla fine della tratta.

Gli ascensori vengono sanificati 48 volte al giorno, l’intero personale di bordo viene testato ogni due giorni e ai viaggiatori viene dato un braccialetto  smart da indossare che traccia i contatti con passeggeri risultati positivi durante la crociera. Ma nonostante queste precauzioni, i contagi non sono pochi.

«Siamo stati i primi a ripartire dopo lo stop dovuto alla pandemia ad agosto 2020, grazie a un protocollo che oltre alla sanificazione prevede anche i tamponi prima, durante e a metà crociera. Capita che qualche passeggero risulti positivo», dicono da Msc Crociere.

Interrogati sulle segnalazioni dei clienti che invece, in alcuni casi, raccontano di un’organizzazione superficiale nel gestire i positivi, dall’azienda rispondono: «Il protocollo sta funzionando, da agosto 2020 abbiamo portato in crociera un milione di persone ed è dimostrato che le navi da crociera proprio perché sono isolate consentono di effettuare i tamponi a tappeto per tutti».

Le crociere nel mondo

A Lisbona una nave è ferma al porto dopo un focolaio scoppiato a bordo che ha registrato 64 casi positivi. La nave da crociera Aida Nova, battente bandiera italiana, è arrivata nella città portoghese il 29 dicembre 2021, con 4.197 persone a bordo, tra cui 1.353 membri dell’equipaggio e 2.844 passeggeri, di varie nazionalità, in maggioranza tedeschi. Le autorità stanno cercando di gestire la situazione, ma è chiaro che con la variante Omicron le crociere rischiano di diventare un luogo ingestibile.

Negli Stati Uniti, infatti, il Centro di controllo delle malattie ha chiesto ai cittadini di evitare i viaggi in nave anche se si è vaccinati e hanno innalzato il rischio di contagio a livello 4. «Da quando è stata identificata la nuova variante - si legge nel sito ella Cdc – c’è stato un forte aumento di casi tra i passeggeri e l’equipaggio a bordo delle navi da crociera». La situazione è tesa, tanto che secondo il Washington Post, a diverse crociere è stato rifiutato l’ingresso in alcuni porti dei Caraibi. In Italia, al momento, non sono previste restrizioni, e c’è chi sui social network è in trepida attesa per salire a bordo per metà gennaio. Anche Msc ha già annunciato che la Msc Grandiosa «ripartirà regolarmente da Genova per proseguire il suo itinerario settimanale» già dalla serata del 3 gennaio.

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