La Corte costituzionale riunita ha eletto presidente, all’unanimità, il giudice Giancarlo Coraggio. Il neopresidente rimarrà in carica fino al 28 gennaio 2022, quando scadrà il suo mandato di nove anni di giudice costituzionale. Il suo primo atto da presidente è stata la conferma del giudice Giuliano Amato come vicepresidente della Corte.

La carriera

Nato a Napoli il 16 dicembre 1940, sposato con tre figli, Giancarlo Coraggio è stato eletto giudice costituzionale il 29 novembre 2012 dal Consiglio di stato, di cui era presidente da gennaio dello stesso anno. Laureato in giurisprudenza; procuratore legale nel 1963; magistrato dal ’65, Giancarlo Coraggio ha attraversato tutte le giurisdizioni: prima come giudice ordinario, dal 1965 al 1969; poi come sostituto procuratore generale della Corte dei Conti, fino al 1973; successivamente come consigliere di stato (con funzioni giurisdizionali e consultive), passando per la presidenza del Tar Marche e di quello della Campania e approdando, nel 2012, al vertice del Consiglio di stato su nomina dell’allora presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

Giancarlo Coraggio è stato anche giudice sportivo e ha presieduto, dal 2007 al 2012, la Corte di giustizia della federazione gioco calcio. Il 27 dicembre 1996 gli è stata conferita l’Onorificenza di Cavaliere di gran croce dell’Ordine al merito della Repubblica italiana.

Le esperienze istituzionali

All’esercizio delle funzioni giurisdizionali, Giancarlo Coraggio ha alternato rilevanti incarichi di collaborazione con diversi governi della Repubblica: è stato capo dell’Ufficio legislativo del ministero della Sanità e del ministero dei Trasporti; capo di gabinetto nel ministero dei Lavori pubblici e in quelli del Lavoro e delle Finanze nonché con i ministri per le Politiche comunitarie e delle Regioni. Ha collaborato, dunque, a una serie di riforme legislative tra cui la riforma sanitaria del 1978; la prima legge quadro sul pubblico impiego del 1983 e quella sui lavori pubblici del 1994. Coraggio è stato anche capo dell’Ufficio coordinamento amministrativo alla presidenza del Consiglio dei ministri e, dal 1988 al 1992.

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