- Silvio Berlusconi è morto, ma memoria e impero berlusconiano sono sotto attacco e così la figlia primogenita ha preso carta e penna.
- Una lettera indirizzata a Il Giornale, un tempo quotidiano di famiglia, che contiene la summa degli strali indirizzati dal padre ai pubblici ministeri, un bignami che è un promemoria anche per i partiti di maggioranza.
- Ma dietro le invettive della presidente di Fininvest e Mondadori c’è anche altro: un messaggio politico al partito azzurro e all’esecutivo guidato da Giorgia Meloni.
Silvio Berlusconi è morto, ma la sua memoria e il suo impero sono sotto attacco. Così la figlia primogenita Marina ha preso carta e penna. Una lettera indirizzata al Giornale, un tempo giornale di famiglia, che contiene la summa degli strali indirizzati dal padre ai pubblici ministeri, un bignami che è un promemoria anche per i partiti di maggioranza. Dietro le invettive della presidente di Fininvest e Mondadori c’è anche altro: un messaggio politico al partito azzurro e all’esecutivo guidat



