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Gli “osservatori” italiani che hanno alimentato la propaganda di Putin nel Donbass

Sergei Karpukhin, Sputnik, Kremlin Pool Photo via AP
Sergei Karpukhin, Sputnik, Kremlin Pool Photo via AP

L’annessione illegale delle regioni separatiste è stata ratificata dalla Duma. L’osservatore Vito Grittani, “ambasciatore” presso l’Abkhazia, era a capo della delegazione di tredici italiani che ha confermato la narrazione del Cremlino. La lista completa dei propagandisti filorussi spacciati per osservatori imparziali

  • Nell’ultima settimana su diversi articoli di stampa sono usciti solo alcuni nomi dei cittadini italiani presenti nel Donbass come osservatori. A raccontare l’esperienza a Domani è Vito Grittani, fondatore dell’Osservatorio diplomatico internazionale e ambasciatore per l’Abkhazia, una carica meramente informale in quanto si tratta di un altro territorio separatista, ma questa volta in Georgia, e non riconosciuto a livello internazionale.

  • Grittani è stato il coordinatore degli italiani che si sono recati nell’Ucraina orientale. «Siamo venuti nel Donbass con un aereo messo a disposizione dal ministero della Difesa russo che da Mosca è atterrato a Rostov. Gli inviti provengono dalle autoproclamate repubbliche di Donetsk e Lugansk» dice.

  • Al termine delle procedure di voto i russi hanno sottoposto agli osservatori un modulo finale da compilare per esprimere il loro giudizio su quanto visto. Erano chiamati a rispondere con tre livelli di giudizio: buono, soddisfacente, cattivo e con dei commenti.

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