Una ascesa inarrestabile da Acireale a Wall Street, quella di Salvatore Palella. Trentaquattro anni ancora da compiere, l’autoproclamato “re dei monopattini” nel giro di pochi anni ha fondato e portato alla quotazione al Nasdaq di New York la sua Helbiz.

Il siciliano è stato autore di una scalata rapidissima, condita da qualche disavventura – la sua prima società finita in un’indagine antimafia e sequestrata per poco tempo, le accuse di cambiali non pagate, le ire di un boss mafioso tirato in ballo per l’acquisizione di un marchio – ma che gli hanno comunque permesso di diventare il nuovo re italiano di Wall Street. Certo, non manca qualche intoppo – come la richiesta di delisting da parte del Nasdaq, svelata da Domani, ma che non sembrerebbe essere un problema secondo la società – e qualche aspetto poco chiaro nella quotazione della società. Ma Palella è comunque considerato l’Elon Musk acese dalla stampa italiana.

Lui però non ha fatto tutto da solo: nei suoi anni milanesi, dove ha studiato e ha fondato la sua prima società, è entrato nel giro che conta. Non solo soubrette e modelle, ma anche agenti, imprenditori con un passato ingombrante, uomini dell’alta finanza. Da Lele Mora a Massimo Ponzellini, da Lorenzo Pellegrino a Riccardo Silva: non sono in pochi ad aver favorito la salita al trono del “re” della micromobilità.

L’agente dei vip

Nei suoi anni sotto alla madonnina, un giovanissimo Palella frequentava i locali e le discoteche dove va la gente che piace o che vuole piacere. Viene introdotto da Michele Cilla, gestore di discoteche molto conosciuto in città, ma con un doppio ruolo: cerniera tra il mondo del crimine organizzato e quello del jet set. Cilla infatti era il “braccio destro” di Gugliemo Fidanzati, boss di Cosa nostra a Milano.

È Cilla a far conoscere il giovane Palella a Lele Mora, che sarà presente anche alla inaugurazione della Witamine, l’azienda finita in un’indagine antimafia della procura di Milano e sequestrata per qualche tempo. Ed è Mora a far entrare Palella nei giri che contano: non solo modelle e soubrette, ma anche nel mondo dove i soldi girano per davvero. Quello dell’alta finanza meneghina.

L’amico banchiere

È lì che Palella conosce il banchiere Massimo Ponzellini. Il loro non è solo un rapporto d’affari: l’ex presidente della Banca popolare di Milano è spesso presente nelle occasioni speciali della vita del “re dei monopattini”, come i compleanni del figlio. Ponzellini ha avuto un ruolo determinante nella crescita di Helbiz: «È uno dei nostri consulenti in azienda, mi aiuta a gestire la quotazione, è una delle persone più rispettate che io abbia mai visto», ha raccontato Palella in un’intervista a Report.

Cresciuto all’ombra di Romano Prodi, che ha poi “rinnegato” per avvicinarsi al mondo di Forza Italia negli anni d’oro di Silvio Berlusconi, in stretto contatto con le personalità più influenti del centrodestra, Ponzellini ha avuto anche qualche guaio giudiziario. Come il processo per corruzione per dei fatti che risalgono a quando era a capo della Bpm, su cui è intervenuta la prescrizione. Ponzellini non ha solo giocato un ruolo nella quotazione di Helbiz, che oggi annovera tra i suoi manager Giulio Profumo figlio dell’ex ministro Francesco. Il banchiere negli ultimi tempi avrebbe aiutato Palella anche nella promozione dell’ingresso al Nasdaq, aiutandolo nelle strategie di comunicazione.

Bitcoin tra Milan e Juventus

Prima della quotazione, però, c’è stato il finanziamento di Helbiz. E per cercare soldi per far crescere la sua creatura, Palella ha pensato di utilizzare i bitcoin, la moneta digitale. La raccolta fondi attraverso la criptovaluta parte nel febbraio del 2018, a Londra, lancia HelbizCoin. La ICO (Initial Coin Offering, offerta iniziale di moneta, ndr), avviene negli uffici della Skrill, multinazionale che si occupa di portafogli digitali.

Skrill è una società molto conosciuta, da qualche anno sponsor del Milan. È guidata da Lorenzo Pellegrino, all’epoca molto vicino a Salvatore Palella. Dopo il lancio, il “re dei monopattini” si avvale del supporto pubblicitario di un “re del calcio”, lo storico capitano della Juventus Alessandro Del Piero, volto dello spot di Helbiz. L’iniziativa però lascia scontenti molti investitori, che ci mettono circa 800mila euro ma che in pochi mesi vedono azzerare il valore della moneta digitale di Palella, e che hanno intentato una class action negli Stati Uniti contro la sua società: lo scorso 22 gennaio viene rigettata dalla Corte di New York a cui si erano rivolti.

Lo zio d’America

Tra i finanziatori della società di monopattini c’è anche il magnate italo-americano Riccardo Silva. Proprietario di un fondo finanziario che investe dall’arte ai media, fino agli immobili, Silva nasce nel 1970, nipote del fondatore di Italsilva, allora importante gruppo chimico italiano, e parente della famiglia Fabbri, proprietaria della casa editrice Fabbri Editori.

Per anni è stato lui a gestire i diritti delle partite di Serie A da trasmettere all’estero. E ha ricoperto anche la carica di amministratore delegato di Milan Channel. Nel 2014, Silva finisce in un’inchiesta sul giro d’affari legato ai diritti televisivi dello sport insieme all’altro ras dei diritti tv Marco Bogarelli. Ne esce pulito – l’indagine della procura di Milano verrà archiviata definendo la vicenda una bega tra privati - e sbarca negli Usa dove apre un fondo di investimento che spazia dal calcio alla moda, fino all’immobiliare. 

Silva oggi vive a Miami: lì ha fondato il Miami Football Club (lo stadio porta il suo nome, ndr). Lo sponsor della squadra è proprio la Helbiz di Salvatore Palella. Sono molte le foto in cui il “re dei monopattini” e Silva appaiono insieme, sempre allegri e sorridenti, sin dai primi tempi americani del siciliano. Che non è l’unico vip a frequentare il magnate, che nelle scorse settimane ha ospitato sul suo yacht Fedez e Chiara Ferragni, Andrea Bocelli e anche il proprietario del Paris Saint-Germain e presidente del fondo sovrano del Qatar, Nasser Al-Khelaïfi. 

 

© Riproduzione riservata