È considerato il padre dei portieri di oggi che non possono toccare con le mani la palla retropassata, ma devono “arrangiarsi” con i piedi. Al mitico portiere colombiano René Higuita ora Netflix ha dedicato un documentario
«Tel chi el Zamora». Comincia così il romanzo di Roberto Perrone che racconta di un ragioniere che prende ripetizioni per diventare portiere. Un po’ per amore, un po’ per orgoglio. Ora Zamora è diventato un film, l’esordio alla regia di Neri Marcorè. Aggiungendosi alla fortunata vita cinematografica dei portieri, ruolo perfetto per il cinema, perché hanno sempre «cabeza en alto y corazón destrozado» come disse René Higuita, la cui avventurosa vita tra i pali e fuori si è appena trasformata



