Il resto d’Italia tutto in giallo, mentre l’indice Rt sale ancora arrivando a 0,89: l’Istituto superiore di sanità dice che prosegue una «decrescita lenta» dell’epidemia
Da lunedì 10 maggio, tutta l’Italia sarà in zona gialla e resteranno in arancione soltanto Sardegna, Sicilia e Valle d’Aosta. Lo ha deciso il ministero della Salute, sulla base del monitoraggio settimanale dell’epidemia di Covid-19 da parte dell’Istituto superiore di sanità.
Il bollettino dell’Iss mostra per questa settimana un numero di contagi in lieve calo, anche se l’indice Rt, che misura la velocità della pandemia, torna a crescere per la seconda settimana di fila, arrivando a 0,89 (il periodo a cui si riferisce è quello di due settimane fa). Cala invece l’incidenza dei nuovi casi settimanali ogni 100mila abitanti. Era a 146 nel bollettino della scorsa settimana, mentre nell’ultimo è calata a 127.
«La curva in Italia è in decrescita mentre in altri paesi Ue la situazione è altalenante e di transizione. La decrescita in Italia è sempre lenta ma il dato significativo è che questa settimana in tutte le regioni e province autonome è registrata una decrescita», ha detto il presidente dell'Iss, Silvio Brusaferro, durante la conferenza stampa di presentazione del bollettino.
Un’altra buona notizia è il miglioramento ella situazione negli ospedali. «Per la prima volta abbiamo sotto la soglia critica sia l'occupazione delle terapie intensive sia dei reparti ospedalieri – ha detto Brusaferro – è dunque una decongestione, ma la situazione esige sempre la massima cautela».
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