RickSantorum, l’ex senatore e candidato alle primarie delle presidenziali USA del 2012 e 2016, esprime la sua visione sul futuro del Grand Old Party in un’intervista a Domani
- Rick Santorum sostiene che il partito repubblicano debba adattarsi al suo elettorato, quella dell’America esclusa dal successo della big tech e della gig economy.
- Di Trump critica soprattutto la retorica e la politica internazionale. L’approccio “America first” divide il partito, ma in generale anche i repubblicani sono per difendere il ruolo dell’America nel mondo.
- Sulla religione ha idee chiare: non importa la fede, ma il grado di coinvolgimento. I cristiani che vanno in chiesa votano per i repubblicani, i “non praticanti” per i democratici.
Non ci è dato sapere quando Donald Trump si rassegnerà ad accettare la sua sconfitta, ma una cosa è certa: il Partito repubblicano di per sé ha ottenuto dei buoni risultati nelle elezioni presidenziali e ora si gioca tutto nella ridefinizione della sua identità post-Trump. In sospeso c’è ancora la maggioranza in Senato, con le due poltrone della Georgia che verranno assegnate dopo i ballottaggi del prossimo 5 gennaio. Per questo – fino ad allora – i repubblicani sono costretti a muoversi con cau



