l’accoglienza italiana

I soldi per aiutare i profughi ucraini sono ritardati dalla burocrazia

Refugees walk at the border crossing in Medyka, southeastern Poland, after fleeing the war from neighbouring Ukraine, Sunday, March 27, 2022. (AP Photo/Sergei Grits)
Refugees walk at the border crossing in Medyka, southeastern Poland, after fleeing the war from neighbouring Ukraine, Sunday, March 27, 2022. (AP Photo/Sergei Grits)
  • Il decreto del presidente del Consiglio del 28 marzo, con le misure di sostegno per i profughi arrivati dall’Ucraina nel nostro paese e l’iter per accedere alla protezione temporanea, tarda ad essere pubblicato. 
  • È fermo alla Corte dei conti, poi verrà pubblicato in gazzetta ufficiale. Così le 83.817 persone accolte dalle famiglie finora non riescono ad accedere ai sostegni.
  • Il provvedimento, infatti, assegna 300 euro mensili per massimo tre mesi agli adulti che hanno trovato rifugio in Italia autonomamente. A cui si aggiungono 150 euro per ogni minore a carico.

I fondi stanziati dal governo, con il decreto del 28 marzo, per i profughi che provengono dall’Ucraina non sono ancora stati distribuiti: «Stiamo aspettando la pubblicazione del dpcm che recepisce» la decisione dell’Unione europea del 4 marzo scorso «che definisce la protezione temporanea». Così il Capo dipartimento della Protezione civile, Fabrizio Curcio, in audizione di fronte alle commissioni riunite Affari costituzionali e Affari sociali sul tema dell’accoglienza dei profughi che scappano

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