«Se non potremo salire sul palco dell'Ariston, saremo costretti a concentrare su Sanremo, a partire da domani, tutti i trattori dei presidi della Lombardia, del Piemonte e della Liguria, che già si stanno organizzando per potenzialmente raggiungere Sanremo entro domani o sabato mattina». Gli agricoltori di “Riscatto agricolo” non si accontentano della risposta della Rai. «Fino a oggi abbiamo dimostrato un alto senso di responsabilità, che però non è stato ripagato in quanto nessuno ha provveduto a contattarci sinora».

Un loro rappresentante, Filippo Goglio, a Domani aggiunge che «se domani sera i vertici Rai non ci concederanno un quarto d’ora sul palco dell’Ariston, così come Amadeus aveva promesso, sarà dura per tutti guardare il festival in tranquillità. Perché? Perché di certo non manifesteremo in maniera pacifica».

Sulla loro presenza sul palco dell’Ariston ieri sera si è consumato un piccolo giallo, dopo che un comunicato di Riscatto agricolo aveva fatto pensare a ulteriori interlocuzioni tra gli agricoltori e Amadeus. In mattinata uno dei portavoce del movimento Riscatto agricolo ha detto: «Quattro dei nostri ragazzi dovrebbero poter salire sul palco dell'Ariston», auspicio che non ha avuto seguito, visto che in mattinata l’azienda ha comunicato che sarà letto un comunicato dal palco venerdì sera: per adesso non c’è un documento definito, si tratterà invece di una sintesi che tenga insieme tutte le istanze della categoria.

«Le istanze degli agricoltori troveranno voce all’Ariston nonostante l‘estrema frammentazione delle sigle e delle associazioni. Nell’impossibilità di ospitare alcuni rappresentanti sul palco Amadeus leggerà un comunicato che porterà alla conoscenza del grande pubblico i problemi, le difficoltà, le richieste che provengono dal mondo agricolo» si legge in una nota dell’azienda.

In realtà, nel tardo pomeriggio, Rai aveva smentito contatti con il comitato di manifestanti e anche da chi è vicino ad Amadeus in questo momento è stato ribadito che il conduttore non ha avuto ulteriori rapporti con gli agricoltori.

Nel frattempo il questore di Imperia ha fatto sapere anche che «tutte le manifestazioni che interessano Sanremo in occasione dello svolgimento del festival si svolgeranno in forma statica come disposto dal comitato di ordine e sicurezza pubblica. Quindi anche la manifestazione degli agricoltori che avrà luogo a Sanremo si svolgerà in forma statica». 

Intanto un gruppo di trattori è arrivato in mattinata alle porte di Sanremo, per sostenere la richiesta dei colleghi di salire sul palco dell’Ariston.

Annullata la manifestazione a Roma

«Tutti i portavoce del coordinamento Riscatto agricolo (Roberto Congia, Salvatore Fais, Andrea Papa e Maurizio Sanigagliesi) in riferimento alla manifestazione ipotizzata domani 9 febbraio a Roma, comunicano che, a seguito delle valutazioni emerse quest'oggi ai presidi, si ritiene di non procedere con la manifestazione in programma domani, ma di portare solo una delegazione di 10 trattori in Piazza San Giovanni, a simbolo della protesta», si legge. «Si resta in attesa di un incontro urgente con il Governo - prosegue la nota - il Ministro dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida e il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, come da richiesta già avanzata tramite la Prefettura e la Questura di Roma. Diversamente nei prossimi giorni verranno valutate nuove ed importanti manifestazioni».

Le altre questioni

Nel frattempo, continua la querelle del treno speciale per Sanremo, che secondo Matteo Salvini «è costato parecchio». «Perché non sono stato informato non lo so, ma magari è un’operazione di marketing interessante». Dalla Rai arriva invece una smentita sull’ipotesi che l’ad Roberto Sergio si sia «sfilato» dal treno speciale: «Sergio – si legge in una nota dell’azienda – era ricoverato all’ospedale romano San Carlo di Nancy per una violenta alterazione dello stato di salute, ampiamente certificata».  

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