CIBO

Il caffè genera povertà, ma c’è chi vuole cambiare

Illustrazione Gloria Di Bella
Illustrazione Gloria Di Bella
  • La FIPE racconta come ci siano 15mila bar in meno rispetto a dicei anni fa, con almeno 10mila attività all’anno che abbassano definitivamente le serrande. Il tasso di sopravvivenza a cinque anni dall’apertura sfiora il 50 per cento
  • A contribuire a questa crisi, la liberalizzazione delle licenze e la lotta al ribasso sui prezzi, necessaria per attrarre clienti ma non per mantenere in vita il comparto.
  • Lo specialty coffee si propone come alternativa di business, più sostenibile. I prezzi elevati (ma equi) non lo rendono l’unica soluzione, ma traccia la strada

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