il reportage

Il carcere come casa e corpo: «Qui dentro qualcuno si occupa di me»

Margherita è entrata nel carcere minorile di Casal del Marmo a 17 anni e ne uscirà che ne avrà quasi 40. Di tempo «ne sto sprecando un sacco. È frustrante». Il suo futuro? «Da sola contro il mondo»

«Non ho paura della terza guerra mondiale. Noi stiamo in galera e le galere non le bombardano», Margherita tira su i grandi occhiali che le sono scivolati sul naso. Diciannove anni, è arrivata al minorile di Casal del Marmo due anni fa. Il carcere, lo chiama galera. Nelle occasioni importanti diventa istituto: «IPM, quando c’è il direttore». In caso di conflitto armato tra potenze invece lo chiama zona di confort. Quando è da sola con i suoi pensieri, la galera diventa caleidoscopio del tempo: p

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