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Il cibo del futuro cresce sui palazzi di Singapore

Singapore importa più del 90 per cento del suo cibo, e ciò la espone particolarmente alle oscillazioni dei prezzi e alle interruzioni delle catene globali del valore. Come l’esperienza del Covid-19 e quella delle guerre in corso insegnano, l’economia globalizzata richiede prudenza ai paesi che dipendono fortemente dal commercio internazionale

A Singapore il cibo cresce sui grattacieli. In alcune zone del sud est asiatico le popolazioni locali non costruiscono case più alte degli alberi di cocco per non peccare di arroganza di fronte agli dei, ma le cosiddette “fattorie del cielo” della piccola città-stato asiatica sembrano dare conto più del pragmatismo dei suoi residenti che di un atto di eresia. Singapore ha più persone che ettari di terreni coltivabili. Per questo ha deciso di produrre cibo ovunque riesca, per garantire agli abi

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