CIBO

Il divieto di comfort food non fermerà i ragazzi

  • Alcuni alimenti possono indurre in chi li consuma un sentimento di “conforto”, ed è per questo che vengono definiti comfort food. Ma se gli adulti si suppone siano in grado di compiere scelte consapevoli, anche quando esse danneggiano la loro salute, non così i minori, più vulnerabili alle pubblicità.
  • Per questo motivo da più parti – Organizzazione mondiale della sanità, Unione europea, Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria - si è posta particolare attenzione alle iniziative di marketing destinate ai bambini.
  • Diverse organizzazioni hanno fatto appello all’Ue, affinché adotti una regolamentazione più forte e vincolante, che imponga divieti stringenti per proteggere i minori dal marketing di certi cibi malsani. Ma più che divieti normativi, servono iniziative culturali, rivolte sia ai bambini sia ai genitori.

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