Fatti

Il lavoro in carcere serve ed è poco. Ma entro fine anno sarà ancora meno

In Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta il numero di detenuti che lavora dovrà essere tagliato per budget insufficiente. La replica di Nordio: «Aumentati i fondi»

In almeno tre regioni italiane, le persone detenute che lavorano in carcere dovranno essere ridotte entro fine anno, perché i soldi stanziati dal ministero non bastano. Il taglio al personale dovrebbe riguardare in particolare i detenuti caregiver e chi opera nel settore culturale. «Dal suo insediamento il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha più volte parlato dell’importanza del lavoro in carcere per il reinserimento sociale delle persone detenute e per abbattere il tasso di recidiva, ma ne

Per continuare a leggere questo articolo