le domande dei liceali

Il mantra “priorità alla scuola” copre il dramma degli studenti

Il paese che ha tenuto gli istituti chiusi più a lungo ignora il problema degli effetti psicologici sui giovani. Il ministro Bianchi parla di una scuola «affettuosa», ma poi insiste che la didattica non si è mai fermata

 

  • Che il tema più dibattuto riguardante la scuola nelle ultime settimane sia quello ininfluente sul vaccino agli insegnanti è la conferma che le ragazze e i ragazzi, le bambine e i bambini siano tutto fuorché una priorità.
  • Ce lo diciamo ogni giorno, una fatica di Sisifo, spingiamo un masso sulla montagna sibilando il mantra della “priorità della scuola” e quando il masso arriva su, che siano i sindacati, la gestione ancora emergenziale della pandemia, la polemica sui vaccini agli insegnanti o, cosa decisiva, la quantità di risorse stanziate, inevitabilmente il masso rotola di nuovo giù.
  • Il ministro Bianchi dice che la causa dello stallo sia la variante inglese. Che le varianti fossero imprevedibili è l’ennesimo falso assunto (si sapeva da molto tempo, a leggere i paper scientifici) dal quale partire per un nuovo stato di emergenza. 

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