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Il marito di Ursula von der Leyen lascia il centro di ricerca di Padova finanziato dal Pnrr

(Ursula von der Leyen assieme al marito Heiko. Foto AP)
(Ursula von der Leyen assieme al marito Heiko. Foto AP)
  • «Ho appreso con una lettera che Heiko von der Leyen ha rinunciato alla nomina», dice a Domani Rosario Rizzuto. L’ex rettore dell’università di Padova oggi è il presidente di uno dei progetti più promettenti tra quelli finanziati coi fondi del Pnrr, il Centro nazionale di ricerca “Sviluppo di terapia genica e farmaci con tecnologia a Rna”. Si tratta in sostanza di un polo di ricerca e sviluppo che farà da traino a farmaci di nuova generazione.
  • Tra i privati coinvolti nel progetto ci sono anche colossi globali del farmaco come Pfizer, BioNTech, AstraZeneca, Sanofi, e c’è pure –  tuttora – Orgenesis, per la quale lavora il marito della presidente della Commissione europea. Lei è già nell’occhio del ciclone per aver negoziato con Pfizer a colpi di messaggini e telefonate, il che ha scatenato un’indagine della procura europea. Le dimissioni del marito Heiko dal comitato di sorveglianza possono essere lette come una scelta di opportunità.
  • Ma in termini di sostanza contano poco: non implicano che l’azienda Orgenesis sia fuori dal progetto, né che von der Leyen (Heiko) sia fuori dall’azienda. Ecco come è finita nel progetto, i contatti con l’Italia, e anche perché lo hub di Padova risulta così attraente. 

«Ho appreso con una lettera che Heiko von der Leyen ha rinunciato alla nomina», dice a Domani Rosario Rizzuto, ex rettore dell’università di Padova e oggi presidente di uno dei progetti più promettenti tra quelli finanziati coi fondi del Pnrr, il Centro nazionale di ricerca “Sviluppo di terapia genica e farmaci con tecnologia a Rna”. Si tratta di un polo di ricerca e sviluppo che farà da traino a farmaci di nuova generazione. Tra i privati coinvolti nel progetto ci sono anche colossi globali

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