Ministro e capo di gabinetto iscritti per il generale, Delmastro condannato. E i dirigenti più preparati hanno lasciato per frizioni con la zarina Bartolozzi
Il primo è stato condannato perché spifferava segreti all’amichetto di stanza e, in passato, aveva avuto un problema con una guida in stato d’ebbrezza. Il secondo brigava con protocolli e documenti per liberare un torturatore e riportarlo in patria. La terza è andata dai magistrati a raccontare quello che sapeva omettendo e mischiando il falso con il vero. Quello descritto non è un terzetto qualunque, ma il vertice del ministero della Giustizia, dove un tempo lavorava Giovanni Falcone, giudice u



