- Il Campionato delle Nazioni africane disputato in Camerun ha dovuto fare i conti col ritorno in pista di una fra le figure più controverse nella storia del calcio continentale.
- Il dirigente malgascio, pupillo di Gianni Infantino, è stato travolto dall’inchiesta sulla gestione spregiudicata del potere e del denaro, fra pellegrinaggi alla Mecca offerti ai presidenti federali e contratti sospetti.
- L’edizione 2021 di Chan si è svolta in un Camerun attraversato dalle tensioni provocate da Boko Haram e dai separatisti anglofoni del sud-ovest. In vista della Coppa d’Africa 2022, in programma nello stesso paese, le preoccupazioni crescono.
La più imbarazzante delle premiazioni. Sul campo dello Stade Omnisport Ahmadou Aidjo di Yaoundé (Camerun) la nazionale del Marocco si è appena aggiudicata la sesta edizione del Campionato delle Nazioni africane (Chan nell’acronimo in francese), battendo in finale 2-0 il Mali. Ma l’esito sportivo è già passato in secondo piano. Adesso l’attenzione è su mister Ahmad Ahmad, il presidente “ex-ex” del calcio africano che incarna alla perfezione il ruolo da postumo in vita. Squalificato per cinque



