Fatti

Il viaggio di Rupnik in Bosnia e Croazia, nonostante i divieti. Sfida aperta al Vaticano

 

  • Marko Rupnik, gesuita e artista accusato di abusi, continua a viaggiare e a lavorare a nuovi progetti artistici nonostante le restrizioni imposte dai superiori. Di recente è stato avvistato a Mostar, in Bosnia ed Erzegovina, e a Hvar, in Croazia, dove è coinvolto in progetti di restauro.
  • Le attività recenti di Rupnik includono il completamento di un lavoro decorativo nella chiesa francescana di Mostar e la pianificazione di un progetto di restauro per la cappella del palazzo vescovile di Hvar. 
  • Alcune autorità locali, come il vescovo Vidović, sostengono il coinvolgimento di Rupnik in progetti artistici. Altri però si oppongono, ritenendo inopportuno affidare lavori a un sacerdote sotto inchiesta per abusi.

Marko Rupnik, il gesuita e artista accusato di abusi, a inizio giugno è stato a Mostar, in Bosnia ed Erzegovina, ospite dell’ordine dei francescani, in occasione della chiusura dei lavori di ristrutturazione della chiesa dei Frati minori di San Pietro e Paolo. Negli stessi giorni è stato visto anche sull’isola di Hvar, in Croazia, a quattro ore di viaggio da Mostar. Una fonte che preferisce rimanere anonima ha raccontato a Domani che il gesuita, d’accordo con il vescovo di Hvar-Brač-Vis, monsig

Per continuare a leggere questo articolo