Le prime fasi dell’inchiesta

I misteri ancora da chiarire sull’incendio a Milano

  • Le indagini sul rogo del palazzone di via Antonini si concentrano sui pannelli che ricoprivano la facciata. Una copertura descritta come “difficilmente infiammabile e ignifuga” e corredata dall’apposita certificazione tecnica antincendio Uni En 13501-1, che è al contrario andata in fumo come fosse paglia o cartone.

  • La società produttrice dei pannelli ignifughi, Alucobond, ha smentito categoricamente che il rivestimento esterno del palazzo fosse quello prodotto da leiBisogna capire se sono state rispettate le autorizzazioni e le norme. Dubbi anche sull’innesco delle fiamme.

  • Per fortuna non ci sono stati morti, ma gli inquilini hanno perso tutto quello che avevano.

La notizia destinata ad aprire una breccia nel racconto del rogo del palazzone di via Gaetano Antonini a Milano arriva dalla Svizzera. Precisamente da Steinhausen, una piccola cittadina del canton Zugo dove ha il quartier generale la 3a Composites Holding, la divisione del gruppo Schweiter Technologies proprietaria del marchio Alucobond. Ovvero quello dei pannelli in alluminio che ricoprivano la facciata del palazzo andata a fuoco in una manciata di minuti, di cui aveva per primo parlato l’am

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