Dopo diverse ore, i vigili del Fuoco sono riusciti a domare l’incendio che è divampato nella notte tra il 17 e 18 agosto nell’isola di Pantelleria. «L’incendio è stato contenuto, rimangono alcuni focolai», ha detto il capo della Protezione civile, Salvo Cocina.

«È andata bene perché il vento di scirocco spinge verso il mare, altrimenti sarebbe stato complicato», ha aggiunto. Non ci sono morti o feriti, mentre per quanto riguarda i danni hanno bruciato solo alcune strutture in legno. Ma per un momento si è temuto il peggio, tanto che la Protezione civile e i soccorsi hanno evacuato almeno 30 persone. La Capitaneria di porto ha fatto salire sulle proprie motovedette i turisti in fuga, mentre c’è chi si sta allontanando dall’isola a bordo di barche o gommoni.

L’incendio

Il fuoco è divampato in due punti diversi dell’isola sopra cala Cinque denti e a Cuddia di Gadir che distano circa due chilometri di distanza. A cala Cinque denti è stato già spento un rogo qualche giorno fa. Per alcuni abitanti locali gli episodi non sono una casualità ma di matrice dolosa.

In totale sono stati bruciati 30 ettari di terra, tra cui anche alcuni vigneti.

L’appello

Un canadair e altri mezzi aerei del Corpo forestale raggiungeranno l’isola per spegnere gli ultimi focolai, in giornata una nave salperà da Trapani trasportando altri mezzi anticendio. L’obiettivo è salvare l’isola e la stagione turistica estiva.

Nel frattempo, il Comune di Pantelleria ha lanciato un appello su Facebook:

«Pantelleria brucia. Dopo ore di interventi, 30 persone evacuate e a cui si è trovata sistemazione per la notte, dobbiamo dire un grazie a Vvff, Protezione civile, Corpo forestale, Croce rossa, Capitaneria di porto, carabinieri, carabinieri forestali per lo sforzo messo in campo. Solidarietà a quanti hanno subito danni e choc e sono dovuti evacuare da Gadir, biasimo e infamia per chi ha fatto tutto questo. Domattina ci apparirà chiara tutta la devastazione e i danni fatti. Se qualcuno sa parli, perché questo scempio è una ferita per tutta l’isola».

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