É sotto inchiesta per autoriciclaggio e falsa dichiarazione nello scudo fiscale del 2016. La richiesta alle autorità elvetiche sui depositi esteri del governatore. Il procuratore capo Francesco Greco: «Abbiamo ravvisato la necessità di verificare alcuni movimenti finanziari». L’inchiesta è partita dall’affare camici del cognato di Fontana
- Il presidente leghista della regione è ufficialmente indagato. L’ipotesi di reato è autoriciclaggio e falsa dichiarazione in sede di voluntary disclosure, lo scudo fiscale, cioè, firmato nel 2016 per regolarizzare il conto da 5,3 milioni di euro ereditato dall’anziana madre scomparsa nel 2015.
- Se i magistrati e la guardia di finanza sono quasi certi che 3 milioni siano della madre, hanno forti dubbi sull’origine di almeno 2,2 milioni di euro. Sospetti alimentati dalle attività di indagine condotte in questi mesi. Per diradare la nebbia su questa parte sostanziosa di tesoro di casa Fontana chi indaga cercherà risposte in Svizzera.
- «La difesa di Fontana si è dichiarata disponibile a fornire ogni chiarimento», ha fatto sapere il procuratore capo di Milano Francesco Greco.