La Procura di Firenze ha iscritto nel registro degli indagati altre due persone oltre alla già nota Elona Kalesha per la morte dei due coniugi albanesi Shpetim e Teuta Pasho, 54 e 52 anni, scomparsi cinque anni fa. I resti dei due corpi sono stati rinvenuti nel dicembre scorso in quattro valigie abbandonate nei pressi della casa circondariale fiorentina di Sollicciano.

Kalesha era già in carcere per duplice omicidio, vilipendio e occultamento di cadavere. Secondo quanto riporta La Nazione, Taulant Pasho, ex fidanzato della 36enne e figlio dei due coniugi uccisi è attualmente detenuto in Svizzera, mentre Denis Kalesha, fratello di Elona, è in carcere a Massa.

Secondo gli inquirenti, i due coniugi, arrivati in Toscana per poter essere presenti il 2 novembre del 2015 all'uscita del figlio dal carcere, dove era detenuto per reati di droga. All’evento non assistirono, visto che vennero uccisi il primo novembre, nell'appartamento che Elona Kalesha aveva affittato per loro nel rione fiorentino di San Iacopino. I due cadaveri, smembrati e occultati nelle valige, sarebbero stati portati via dall’appartamento successivamente.
La decisione di iscrivere nel registro degli indagati il figlio delle vittime e il fratello di Elona deriverebbe da due motivi: il primo è che, secondo gli inquirenti, erano le persone più vicine alla 36enne e l’avrebbero aiutata nel trasportare le valigie; il secondo riguarda il fatto che nei prossimi giorni verranno fatti accertamenti tecnici irripetibili su alcune tracce di dna isolate dai carabinieri del Ris di Roma nell'appartamento di via Fontana.

© Riproduzione riservata