Secondo esperti, sindacati e docenti già specializzati, l’avvio dei nuovi percorsi di formazione sembra più modo che consente al Ministero per nascondere l’incapacità di risolvere i problemi della scuola che per favorire la qualità della didattica e la professionalità degli insegnanti
Un gioco al ribasso. Fatto di scorciatoie e “toppe” utili a coprire il buco invece di sanarlo. Che grava sulle spalle dei precari, come di consuetudine. Portato avanti a discapito di un insegnamento di qualità. È la direzione verso cui muovono le riforme del ministro Giuseppe Valditara a proposito di inclusione a scuola. Non solo il decreto ministeriale numero 32 di febbraio con cui si demanda alle famiglie la funzione di garantire la continuità dei docenti di sostegno a tempo determinato: «Un p



