L’avvocato Max Schrems ha già vinto contro Facebook. Oggi il suo team presenta un reclamo contro Apple che usa un “profilo-ombra” degli smartphone per tracciarci a nostra insaputa per la pubblicità
- Max Schrems è il fustigatore europeo di Big Tech. Fu lui, a soli 26 anni, a vincere la battaglia contro Facebook perché violava la privacy. L’Ue dovette rivedere accordi con gli Usa.
- Oggi l’avvocato Stefano Rossetti del team di Schrems deposita un reclamo in Germania e Spagna contro Apple. Il cellulare, anche se ne siamo ignari, ci associa una identità-ombra che ci traccia a fini pubblicitari.
- Ogni volta che apriamo una app è possibile tracciarci con questo profilo. App e aziende condividono fra loro i nostri dati, che vengono messi sul mercato per costruire un profilo delle nostre abitudini.
«Il mio prodotto non siete voi, i vostri dati, ma i dispositivi che vi vendo», ha detto Tim Cook, amministratore delegato di Apple, in una delle tante esternazioni da difensore della privacy. Ciò che Cook non dice è che pure Apple con la privacy ha qualche problema: sta per finire al vaglio dei garanti proprio per questo. Quando iniziamo a usare il cellulare non costruiamo solo un nostro profilo a noi visibile (la “identità” o “Id” Apple). Anche se non ne siamo consapevoli, ci viene associata p



