- Mariacristina Lilia Fogazzi, questo il nome di Estetista Cinica, in sette anni ha costruito Vera Lab, un marchio dal fatturato di 49,6 milioni di euro che vende prodotti di bellezza. Alla base una filosofia che rifiuta l’idea di perfezione promossa da tanti marchi del settore.
- L’azienda avrebbe commesso "un errore” sulla valorizzazione dei punti fedeltà che si guadagnano a ogni acquisto sull’e-commerce, utili per ottenere sconti o vincere premi.
- Se Vera Lab avesse davvero sostenuto i costi che il suo programma fedeltà implicava, avrebbe dovuto presentare in futuro bilanci meno brillanti che in passato. Invece prima ha sfoggiato conti da record e incassato gli utili conseguenti poi, quando si è trovata di fronte a costi imprevisti, ha riscritto quei costi con una semplice mail a tutte le “fagiane” spennate.
La confusione sui “punti fagiana” sta agitando il mondo social. È emersa lo scorso 5 febbraio la polemica che ha travolto l’Estetista cinica, nome d’arte di Cristina Fogazzi, classe ‘74, imprenditrice e influencer di successo. Lo ha spiegato lei stessa con una newsletter di scuse inviata sabato alle “fagiane”, così ha battezzato le sue fan. «Come forse avrai visto nella tua area personale del sito la valorizzazione dei punti fagiana è cambiata», scrive nella mail. Su tutti i profili infatti è



