Da mercoledì chiunque potrà iscrivere il proprio numero di telefono cellulare nel registro pubblico delle opposizioni, un servizio che permetterà di non ricevere più telefonate promozionali. Il registro non è una novità, infatti era già possibile iscrivere i numeri di telefono della rete fissa.

Le società di telemarketing avranno tempo fino alla fine mese per adeguarsi alla normativa, ma sorgono già i primi dubbi sull’efficacia di questa iniziativa.

Dare il consenso

Il meccanismo dei call center prevede che le persone possano essere contattate soltanto quando hanno espresso parere favorevole attraverso l’autorizzazione al trattamento dei propri dati personali. A volte non ci si rende nemmeno conto di aver rilasciato tale consenso e si finisce per essere contatti a tutte le ore del giorno e della notte per quell’offerta imperdibile.

Cosa accade con l’iscrizione al registro

Con l’iscrizione al registro delle opposizioni dei numeri mobili, tutti i consensi pregressi verranno revocati, così da evitare il perdurare di eventuali abusi. Si dovranno aspettare 15 giorni dall’iscrizione, trascorsi i quali le chiamate di telemarketing saranno a tutti gli effetti illegali.

Si potranno ricevere telefonate soltanto dalle aziende con cui si ha un contratto attivo o con cui lo si aveva fino a 30 giorni prima di essersi registrati nel registro pubblico delle opposizioni.

Come ci si iscrive al Rpo

Gli utenti avranno 4 modalità per iscrivere il proprio numero di telefono al Registro delle opposizioni per non ricevere più telefonate commerciali o per il compimento di ricerche di mercato: compilando un modulo sul sito del Rpo, chiamando il numero verde 800 265 265, inviando una mail all’indirizzo “iscrizione@registrodelleopposizioni.it” con allegato un modulo apposito che si trova sul sito, oppure spedendo una raccomandata con il proprio documento e il numero che si vuole iscrivere.

La parte lesa

Le aziende di telemarketing dovranno dotarsi di servizi per verificare quali numeri hanno chiesto il blocco delle chiamate, e quelle che non rispetteranno il nuovo regolamento potranno ricevere multe fino a 20 milioni di euro.

Perplessità sul Rpo

C’è poi la questione efficacia contro gli abusi. «Il nuovo registro ha un indubbio vantaggio: consente alle società di telemarketing di rispettare la volontà del consumatore, di non essere chiamato perché finalmente diventa possibile esprimerla in modo facile e diretto», spiegano dal Garante della privacy. «Il problema si pone però per tutte quelle società che non hanno intenzione di rispettarla, questa volontà».

Nonostante l’estensione del Rpo ai numeri mobili, non mancano le perplessità. Infatti è nota la «presenza di operatori che agiscono nell’illegalità e nel sommerso o da sedi estere», come sottolinea Simone Baldelli, presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sulla tutela dei consumatori e degli utenti.

Si tratta comunque di una lotta impari contro un fenomeno ramificato, che si appoggia anche a paesi extra Ue e ha mostrato, in vari casi di cronaca, anche il pericolo di infiltrazioni mafiose.

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