IL CASO PLUSVALENZE

Juventus, per la procura nei conti ci sono «valori fraudolentemente maggiorati»

LaPresse Marco Alpozzi / LaPresse
LaPresse Marco Alpozzi / LaPresse

I magistrati usano parole severe sul modo in cui la società bianconera ha raggiunto l’equilibrio dei conti negli esercizi 2019, 2020 e 2021. Si prefigura il falso in bilancio. E dalle intercettazioni si coglie fosse tutto pianificato.

  • Plusvalenze sospette per oltre 280 milioni di euro, con effetto immediato di tenere in piedi i conti della società che altrimenti sarebbero andati drammaticamente in rosso. Il decreto di sequestro dice questo e molto altro.
  • In un passaggio viene espresso un giudizio severo sul modo in cui venivano condotte certe operazioni di calciomercato, al di fuori di qualsiasi procedura formale. E alcuni frammenti di intercettazione chiamano in ballo il talento di Paratici per le plusvalenze.
  • Si parla anche di due scritture private. Una con l’Atalanta, relativa allo scambio Demiral-Romero. L’altra con Cristiano Ronaldo, relativa a alcuni aspetti contrattuali e le retribuzioni arretrate.

Borse chiuse, libri contabili aperti. Il Black Friday della Juventus si è aperto nel segno di un atto di cortesia economico-finanziaria compiuto dagli inquirenti nei confronti del club: una perquisizione effettuata dopo la chiusura delle contrattazioni a Piazza Affari in vista del weekend, per non provocare clamorose oscillazioni del titolo di Juventus FC. Ma questo è stato davvero il solo atto di riverenza che la procura torinese ha usato nei confronti della società bianconera. Per il resto l’

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