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Il destino giudiziario del suocero di Conte è in mano alla Cassazione

LaPresse
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Cesare Paladino, gestore del Grand Hotel Plaza, ha ottenuto la revoca della sentenza di patteggiamento per peculato sfruttando un discusso articolo del decreto rilancio, ma la procura ha fatto ricorso

  • Il caso giudiziario che riguarda Cesare Paladino, suocero dell'ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte, arriva in corte di Cassazione. Nei giorni scorsi l'avvocato Stefano Maria Bortone ha depositato una memoria difensiva per chiedere ai giudici di rigettare il ricorso presentato dalla procura di Roma.
  • Nel luglio del 2019 l’imprenditore aveva patteggiato davanti al giudice per l'udienza preliminare di Roma una pena a un anno due mesi e 17 giorni per peculato.
  • La vicenda inizia con l’iscrizione nel registro degli indagati di Paladino perché dal 2014 al 2018, da albergatore, non ha versato la tassa di soggiorno nelle casse del comune di Roma. Due milioni di euro poi restituiti dopo l’avvio dell’inchiesta. 

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