Non è una branca medica a sé stante, ma un approccio interdisciplinare. Tenere conto delle differenze tra i corpi è fondamentale per cure eque
Il fondatore dell’anatomia moderna Andrea Vesalio studiava il corpo maschile e poi applicava le conclusioni anche a quello femminile, come se il fisico delle donne fosse uguale a quello degli uomini, solo un po’ più piccolo. Non era l’unico a pensarla così: per secoli la ricerca medica si è basata sull’idea che i corpi maschili rappresentassero l’umanità intera. Di conseguenza, il sesso femminile è stato a lungo escluso dagli studi scientifici, ma uomini e donne non si ammalano allo stesso modo



