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La prima migrazione globale è stata quella dei calciatori

Come classe di lavoratori i calciatori sono da sempre soggetti mobili, vocati allo spostamento territoriale che presto diventa migrazione internazionale. Un libro scritto da Molinari e Toni fa la storia di un flusso ininterrotto che precede la globalizzazione e ne costituisce un’infrastruttura culturale

Un flusso ininterrotto. Quella dei calciatori è la classe lavoratrice migrante per eccellenza, vocata al ricollocamento continuo e per tutto il periodo di durata della carriera agonistica. Questa propensione è al tempo stesso assecondata e resa necessaria dal fatto che il calcio è un ecumene globale per eccellenza, una fra le prime infrastrutturazioni di quel processo che soltanto a partire dagli Anni Ottanta abbiamo imparato a denominare “globalizzazione” ma che nella realtà germinava da tempo

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