- In un anno la tv italiana ha perso il 15 per cento dell'ascolto. Un calo secco, improvviso e senza precedenti. Come se di colpo gli italiani si fossero decisi a rimettersi al passo con l'Europa nel progressivo abbandono della tv tradizionale.
- Basti un confronto: nel 2022 la vendita dei giornali di carta, ormai proverbiale come business a fine corsa, è calata del 10 per cento. Meno della tv generalista. L'attacco è al cuore del modello classico di fruizione televisiva, il divano dopo cena.
- In dieci anni Italia 1 ha perso il 47 per cento dei telespettatori, Raidue il 44 per cento, Retequattro il 42 per cento. Nell'ultimo anno il record negativo è di Raitre, meno 16 per cento, in 12 mesi è scesa da 721 mila a 604 mila spettatori medi sulle 24 ore.
Come ogni anno la Rai si aspetta dal Festival di Sanremo la conferma di essere ancora in salute, con ascolti e ricavi pubblicitari che vanno a gonfie vele. Sarà ancora una volta un’illusione. La fuga del pubblico dalla tv generalista è in corso da anni e nel 2022 ha avuto una drammatica accelerazione. Poche cose tengono il loro mercato e Sanremo è forse quella che tiene meglio, insieme al calcio e a sempre più rari momenti di informazione. Sono gli eventi per i quali non c’è alternativa valid



