L’epica di un campione

La vittoria di Sinner cambia tutto. L’Italia può essere la terra del tennis

Era dai tempi di Tomba che l’Italia non si fermava, ritardando o addirittura cancellando, il rituale pranzo domenicale. Il successo su Medvedev conferma quanto già si era capito dall’autunno scorso: oggi Sinner di fatto è il giocatore più forte al mondo

Kinshasa, 30 ottobre 1974. Alle quattro di mattina locali salgono sul ring Muhammad Ali e George Foreman per dare vita all’incontro che era stato ribattezzato “Rumble in the jungle”, la rissa nella giunga. Ali per poco più di quattro round fa due cose: resta attaccato alle corde e provoca Foreman. Senza sosta. Attende, soffrendo, che la furia iconoclasta di George si affievolisca perché sa che prima o poi la forza gli verrà meno. Lo rende furioso, lo deride. Non che Ali non avesse mai messo in p

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