I vertici di BioNTech hanno messo in guardia sulla possibile carenza di dosi nell’Unione europea del vaccino contro il Covid-19 prodotto dall’azienda tedesca e dalla farmaceutica americana Pfizer. Secondo il fondatore di BioNTech, le scorte del vaccino potrebbero non bastare a coprire le domande provenienti dagli stati comunitari a causa della mancata approvazione di altri vaccini che permetterebbero di venire incontro al fabbisogno europeo. L’amministratore delegato dell’azienda tedesca, Ugur Sahin, ha detto in un’intervista al settimanale tedesco Der Spiegel che c’è il rischio di un “buco” nelle dosi previste per la comunità europea.

Secondo Sahin, alla base del problema ci sarebbe la mancata approvazione di altri vaccini da parte dell’Autorità per i medicinali europea (Ema) e la relativa lentezza con cui lo stesso vaccino di Pfizer è stato approvato. Il 6 gennaio è attesa l’approvazione di un altro vaccino prodotto da Moderna la cui efficacia oscilla tra il 94 e il 95 per cento come quella di Pfizer. Intanto il ministro della Salute tedesco, Johannes Spahn, ha chiesto all’Unione europea di approvare presto anche il terzo vaccino prodotto da AstraZeneca e Oxford. Finora il vaccino che vede anche la partecipazione dell’Irbm di Pomezia, è stato approvato da Regno Unito e India. 

COME FUNZIONA IL VACCINO

Il vaccino prodotto da Pfizer e BioNTech è composto da due dosi da prendere a tre settimane di distanza. La protezione inizia ad avere effetto dopo i primi quindici giorni dal momento della prima iniezione. Rimangono tuttavia i dubbi sull’efficacia nel lungo termine del vaccino a causa della mancanza di dati sul tema. Una difficoltà legata all’uso del vaccino è la sua necessità di essere conservato a temperature molto basse attorno ai 75 gradi sotto zero.

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