L'Alto Adige diventa zona rossa. «La situazione negli ultimi giorni si è aggravata e i dati sono esplosi» dice il governatore Arno Kompatscher. A breve firmerà un’ordinanza per dichiarare l’intero Alto Adige “zona rossa”. «Abbiamo una forte pressione negli ospedali con oltre il 50 per cento dei posti letto in terapia intensiva occupati e tanti ospedalizzati».

Il provvedimento

In provincia di Bolzano già alcuni comuni, compreso il capoluogo, erano considerati “zona rossa”. Ora gli stessi limiti e regole saranno estesi al resto del territorio.

«Come previsto dal decreto legge i governatori possono adottare, qualora la situazione lo richieda, provvedimenti più restrittivi, e noi ci troviamo in questa situazione», ha spiegato il governatore. L’ordinanza entrerà in vigore dalla mezzanotte.

Le regole

Sarà una sorta di lockdown, anche se più lieve rispetto a quello della scorsa primavera. Sarà vietato ogni spostamento, anche all’interno del proprio comune. In qualsiasi orario, se non per motivi di lavoro, necessità e salute.

Saranno sempre chiusi i bar e i ristoranti, anche se l’asporto è consentito fino alle 22 e non ci sono restrizioni per la consegna a domicilio. Chiudono i negozi, tranne gli alimentari, i supermercati e quelli che vendono beni di necessità. Restano aperte edicole, tabaccherie, farmacie e parafarmacie, lavanderie, parrucchieri e barbieri. Chiusi i centri estetici.

Il dietrofront

Nelle scorse settimane, l’Alto Adige era stato fra le province che si erano opposte al dpcm che imponeva la chiusura anticipata di bar e ristoranti. Poi i dati hanno iniziato a peggiorare e la provincia autonoma si era allineata con il resto delle zone gialle d’Italia.

Nelle ultime 24 ore, su 2.998 tamponi i casi positivi segnalati dalla locale azienda sanitaria sono 781. Un tasso di positività altissimo, che supera il 26 per cento.

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