- Le prove sul sabotaggio dei gasdotti Nord Stream 1 e 2 non sono ancora tali da poter formulare una ricostruzione chiara. Una certezza però già c’è: quell’attacco danneggia l’Europa. Oltre ai danni alle infrastrutture, all’impatto ambientale e a quello sui prezzi del gas, il colpo è anche agli assetti strategici e ai margini di manovra europei.
- Sui nodi energetici prevale la linea dei falchi. Usa, Polonia, paesi baltici e Ucraina non hanno mai digerito Nord Stream 2 e «i danni al gasdotto restingono il margine di manovra di Putin: se vuole riprendere le forniture di gas all’Europa, dovrà parlare con i paesi che controllano i gasdotti Brotherhood e Yamal», ha twittato martedì l’ex ministro degli Esteri polacco, Radoslaw Sikorski.
- Il riferimento è anzitutto a Ucraina e Polonia, e fotografa un effetto di slittamento dell’asse energetico e politico. Peraltro proprio martedì, mentre l’Europa era alle prese col caso Nord Stream, il governo polacco inaugurava il gasdotto baltico.
Le prove sul sabotaggio dei gasdotti Nord Stream 1 e 2 non sono ancora tali da poter formulare una ricostruzione chiara, ma una certezza già c’è: quell’attacco danneggia l’Europa. Il colpo è alle infrastrutture, ai margini di manovra e ai prezzi del gas degli europei. Accertare i fatti Questo mercoledì le autorità tedesche alle prese con i danni ai tubi hanno tratto le prime conclusioni, e pare che le infrastrutture danneggiate saranno inutilizzabili per sempre. Il progredire dell’acqua mar



