- Le prove sul sabotaggio dei gasdotti Nord Stream 1 e 2 non sono ancora tali da poter formulare una ricostruzione chiara. Una certezza però già c’è: quell’attacco danneggia l’Europa. Oltre ai danni alle infrastrutture, all’impatto ambientale e a quello sui prezzi del gas, il colpo è anche agli assetti strategici e ai margini di manovra europei.
- Sui nodi energetici prevale la linea dei falchi. Usa, Polonia, paesi baltici e Ucraina non hanno mai digerito Nord Stream 2 e «i danni al gasdotto restingono il margine di manovra di Putin: se vuole riprendere le forniture di gas all’Europa, dovrà parlare con i paesi che controllano i gasdotti Brotherhood e Yamal», ha twittato martedì l’ex ministro degli Esteri polacco, Radoslaw Sikorski.
- Il riferimento è anzitutto a Ucraina e Polonia, e fotografa un effetto di slittamento dell’asse energetico e politico. Peraltro proprio martedì, mentre l’Europa era alle prese col caso Nord Stream, il governo polacco inaugurava il gasdotto baltico.
L’attacco ai tubi di Nord Stream sposta gli equilibri in Europa
28 settembre 2022 • 20:49