- Prendiamo i quattro navigatori spaziali che si sono imbarcati sulla capsula di Space X e l’Ulisse dantesco. Le due storie hanno diverse similitudini.
- A prima vista, la storia del navigatore antico e del viaggiatore spaziale postmoderno afferiscono allo stesso racconto archetipico: l’umanità assetata di sapere si spinge oltre i propri limiti per afferrare qualcosa di più.
- I due racconti, però, sono anche profondamente diversi. Il semplice atto di avventurarsi non basta di per sé per rendere Ulisse e i quattro astronauti la stessa cosa. Il senso del viaggio dipende dalla ragione per cui i protagonisti si mettono in cammino, dalle loro intenzioni, dalle aspettative e, in ultima analisi, dallo scopo dell’esplorazione.
Prendiamo i quattro navigatori spaziali che si sono imbarcati sulla capsula di Space X e l’Ulisse dantesco. Le due storie hanno diverse similitudini. Nel racconto di Dante, l’irrequieto Ulisse, già stanco della tranquillità domestica dopo il suo lungo peregrinare, riparte per il «folle volo» per scoprire cosa c’è oltre le colonne d’Ercole. I quattro astronauti dilettanti partono dal Kennedy Space Center della Florida su un «legno» del terzo millennio per addentrarsi in un lembo di spazio che no



