Un presidente del Consiglio fa un Dpcm, questo Dpcm non piace, un po’ di gente si arrabbia. Essendo arrabbiata la gente va in piazza per protestare e lì, mentre questa gente sta manifestando la sua rabbia, giusta o ingiusta che sia, a un certo punto le proteste degenerano in varie forme di guerriglia urbana, così il governo giustamente si preoccupa perché non è una bella situazione.

Però, quasi subito, ci si accorge che non è stata la gente che protestava contro le chiusure imposte dal Dpcm a mettersi a rompere vetrine e bruciare cassonetti. In realtà nelle varie piazze italiane sarebbero arrivati i soliti professionisti del casino: camorristi, fascisti e centri sociali si è detto, ogni gruppo con le sue specifiche motivazioni per fare casino.

Ecco, quello che a me sembra chiaro è che quello che si è creato è un meraviglioso esperimento a cielo aperto: per esempio io i camorristi che vanno su e giù per Napoli, sui loro motoscooter, a fare casino e a bruciare un cassonetto qua, e poi scappano a dar fuoco a qualcos’altro di là, non me li immagino con i guanti, e che dopo che hanno toccato il cassonetto si igienizzano subito le mani, e stanno sempre attenti a tenere bene le mascherine, coprendosi anche il naso; e mi verrebbe da dire lo stesso anche per i fascisti che sicuramente mentre facevano a botte e poi urlavano i loro slogan sicuramente la mascherina gli cadeva, si innervosivano, e dopo tre volte che se la risistemavano per bene, si incazzavano virilmente e se la strappavano di dosso e la buttavano via; forse quelli dei centri sociali, essendo per tradizione di sinistra, e in parte donne, erano più attenti a far casino tenendo la mascherina e i liquidi per disinfettarsi le mani, anche per non infettare gli altri compagni.

Bene, io ho avuto un amico che si è preso sto Covid nella prima mandata di marzo-aprile e che mi ha raccontato che insomma, si può sopravvivere, infatti lui e il padre sono sopravvissuti, però si sono fatti tutti e due tre settimane con la febbre che andava da 38 a 41, e poi gli ci è voluto un po’ di tempo a tornare in grado di far le scale senza fatica, lavorare e così via.

Tutti a letto

Dunque qual era l’esperimento a cielo aperto che potremmo aver fatto, senza saperlo e senza neanche averlo programmato, a Napoli, a Roma, a Milano, a Torino?

Ecco, per esempio, se a partire da fra dieci giorni e per una durata di un mese e mezzo, due mesi, in giro per Napoli non si vedrà più neanche un camorrista, passi per le strade e vedi tutti questi scooter fermi, parcheggiati sempre nello stesso posto, poi uno cerca il solito spacciatore e non lo trova, allora ne cerca un altro e non trova neanche quello, e non c’è neanche il terzo e così via, oppure vai in un centro sociale per berti una birra, visto che ti hanno chiuso i bar, e vedi che sul centro sociale c’è scritto CHIUSO, allora ti dici «ma ve’ che anche qui rispettano il Dpcm» poi guardi bene e vedi che c’è scritto CHIUSO PER MALATTIA, e poi vai a vedere i posti dove si ritrovano i fascisti, e anche lì è tutto chiuso, e allora dopo trai le tue conclusioni e dici «qua hanno preso tutti il Covid», deve esser vero che la mascherina e il disinfettante proteggono, vedi che andare in giro a far gli scalmanati senza protezione ci si ammala!

Che però per un governo che vuole una nazione unita per affrontare questo momento così difficile sarebbe anche una buona opportunità: tutti gli scalmanati della nazione a letto sotto la copertina, insieme nello stesso momento, col termometro sotto l’ascella.

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