Le nomine del partito nel Lazio

Nella Lega c’è anche la massoneria. Il caso imbarazza Salvini e Durigon

  • I documenti interni alla loggia Gran Loggia d’Italia certificano l’appartenenza di due nominati nel dipartimento attività produttive. Chi li ha voluti? Claudio Durigon, braccio destro di Salvini nel Lazio, dice di non conoscerli e scarica la responsabilità sulla dirigente del settore, nominata da lui.
  • Uno dei due massoni è stato prima in Fratelli d’Italia, ha la passione delle armi e pubblica video su Facebook in cui si esercita con fucili d’assalto al poligono di tiro.
  • Il secondo è un imprenditore, tra le attività ha una casa di produzione cinematografica. Alle nostre domande non ha risposto. Lo statuto del partito vieta ai militanti di essere affiliati alla massoneria. Prima di loro però si era dovuto dimettere un altro, nominato sempre il 13 agosto, per trascorsi giudiziari che imbarazzavano il partito. 

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