Nuova approvazione di farmaci monoclonali contro il Covid-19. La Eli Lilly and Company ha annunciato che l’Agenzia europea per i medicinali (Ema) ha emesso un parere scientifico positivo per alcuni farmaci monoclonali prodotti dall’azienda. Nello specifico “bamlanivimab alone” e “bamlanivimab somministrato insieme a etesevimab” possono essere utilizzati per il trattamento del Covid-19 nei pazienti di età pari o superiore a 12 anni e che sono ad alto rischio di progredire verso forme gravi del virus.

«La raccomandazione odierna» arrivata dall’Ema «è un’altra importante pietra miliare nei nostri sforzi per estendere l’accesso alle terapie con anticorpi per i pazienti affetti da Covid-19 in tutto il mondo, fornendo un percorso per più paesi dell’UE per consentire l’uso di trattamenti potenzialmente salvavita» contro il virus, ha detto David A. Ricks, presidente e Ceo di Lilly.

«Speriamo – ha aggiunto – che questo parere acceleri le revisioni e le autorizzazioni, in particolare nei paesi a basso e medio reddito, dove Lilly è pronta a fornire dosi a costi molto ridotti o gratuitamente». Il ceo ha affermato che già «centinaia di migliaia di pazienti a livello globale» hanno ricevuto il trattamento della terapia anticorpale.

Il parere dell’Ema

L’Agenzia europea del farmaco ha esaminato i dati della fase 2 e fase 3 dello studio BLAZE-1 di Lilly. I risultati di BLAZE-1 hanno dimostrato che “bamlanivimab alone” ha ridotto la carica virale, i sintomi e le ospedalizzazioni per Covid-19 di circa il 70 per cento dei casi. Invece, la somministrazione di “bamlanivimab ed etesevimab” insieme hanno ridotto il rischio di ospedalizzazioni e di morte da Covid-19 del 70 per cento in pazienti ad alto rischio non ospedalizzati.

Le contro indicazioni

Tuttavia, l’azienda avverte che in alcuni pazienti in cui sono stati somministrati i farmaci sono state osservate gravi reazioni di ipersensibilità, inclusa l’anafilassi. «Se si verificano segni e sintomi di una reazione di ipersensibilità clinicamente significativa o anafilassi – scrivono – interrompere immediatamente la somministrazione e iniziare i farmaci appropriati e/o le cure di supporto».

La cura monoclonale in questione, infatti, non è stata approvata dalla Food and drug administration, l’ente statunitense equivalente all’agenzia europea del farmaco. Questo anche perché «sono disponibili limitati dati clinici» e «possono verificarsi eventi avversi gravi e inaspettati che non sono stati precedentemente riportati con “bamlanivimab ed etesevimab insieme” e “bamlanivimab alone”».

© Riproduzione riservata