- Tre ore di interrogatorio svolto in “uffici di polizia” in una località tenuta segreta. Oltre alla giovane denunciante, sono state ascoltate anche altre due ragazze presenti alla discoteca Apophis Club di Milano la sera del 18 maggio, quando sarebbe avvenuta la violenza.
- Le indagini si stanno concentrando su tutti i possibili elementi oggettivi di riscontro delle dichiarazioni, dalle chat contenute nel telefono della ragazza e delle amiche ai video delle telecamere di sorveglianza, che però di norma vengono conservate per poche ore o al massimo pochi giorni.
- L’avvocato Adriano Bazzoni, che difende La Russa jr, ha chiesto che la vicenda «cessi di costituire processo mediatico».
Il protocollo è quello delle indagini più delicate: riunioni a orari improbabili, interrogatori in posti insoliti, lontano da orecchie e occhi indiscreti di curiosi e giornalisti. Così ieri, poco prima di pranzo, il procuratore aggiunto Letizia Mannella e la pm Rosaria Stagnaro hanno lasciato i loro uffici della Procura di Milano per raggiungere un luogo tranquillo dove svolgere l’audizione più importante dell’inchiesta: quella della ragazza 22enne che ha denunciato di aver subito violenza sess



