- Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, è contento perché per la costruzione dell’annunciato inceneritore è arrivata una proposta da Acea, la spa comunale che potrebbe consolidare il suolo ruolo primario anche nel settore dei rifiuti.
- Una proposta arrivata nei giorni scorsi che incorona Francesco Gaetano Caltagirone e archivia Manlio Cerroni, imprenditore che, per quattro decenni, è stato il monopolista nel grande affare del pattume romano.
- Ma in che modo l’enorme impianto, che brucerà 600 mila tonnellate all’anno, si occuperà di riscrivere la geografia del potere politico oltre che imprenditoriale?
Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri è contento perché l’Acea, spa comunale che si occupa di energia ma che evidentemente punta a consolidare il proprio ruolo nel settore dei rifiuti, ha presentato nei giorni scorsi una proposta per la costruzione dell’annunciato inceneritore della capitale. Una proposta che incorona Francesco Gaetano Caltagirone e archivia Manlio Cerroni, l’imprenditore che, per quattro decenni, è stato l’unico e indiscusso protagonista, il re, del grande affare dell’immondizi


