Tra Lega e Fratelli d’Italia

Fratelli d’Italia, la lobby nera con Fidanza nella festa dell’estrema destra a Milano

Carlo Fidanza fa il saluto del legionario (da YouTube)
Carlo Fidanza fa il saluto del legionario (da YouTube)
  • Era il 4 novembre 2018, con Matteo Salvini pronto a bloccare le navi delle organizzazioni umanitarie. A palazzo reale – salotto retrò a due passi dal Duomo – l’intera Milano nera si era data appuntamento.
  • Di quell’evento rimangono tanti video su YouTube. Appaiono molti volti dei protagonisti dell’inchiesta di Fanpage sulla Milano nera alleata di Fratelli d’Italia. C’è ovviamente lui, il barone nero, Roberto Jonghi Lavarini, pronto a farsi fotografare accanto ad Alexander Dugin. E c’è Carlo Fidanza prima di entrare al parlamento europeo.
  • Quell’area nera che fa capo a Roberto Jonghi Lavarini è cresciuta, negli ultimi dieci anni, a cavallo tra Lega e Fratelli d’Italia. Si muovono come un gruppo autonomo, ma di certo hanno salde radici nell’area erede del Msi milanese.

Vestiti da occasione importante, un parterre da grandi eventi e quel pizzico di nobiltà nera che, nella Milano già città da bere, fa tanto chic. E poi lui, il barbone alla Rasputin, il richiamo rivisto e poco corretto alla peggiore scuola del tradizionalismo post-fascista, quello di Julius Evola, e quell’accento così orientale. Alexander Dugin, il vate della destra euroasiatica. Era il 4 novembre 2018, correva l’anno della Lega al governo in salsa sovranista, con Matteo Salvini pronto a blocc

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