- Ieri, una commissione delle Marche ha autorizzato per la prima volta l’utilizzo di un farmaco e stabilito le modalità di somministrazione per rendere possibile il suicidio assistito di un 44enne tetraplegico.
- È una decisione basata sulla sentenza Cappato del 2019, che stabilisce quattro criteri che rendono non punibile, e quindi praticabile, il suicidio assistito. Ma per arrivarci è stata necessaria una battaglia legale lunga più di un anno.
- Senza una norma in materia, l’eutanasia resterà sempre un percorso ad ostacoli, nonostante le sentenze. Ma la strada per migliorare la situazione è complicata: una legge su cui il parlamento non è d’accordo e un referendum dall’esito incerto e probabilmente non conclusivo.
Eutanasia, “Mario” ottiene l’ultimo via libera per il suicidio
11 febbraio 2022 • 20:38