- La sintonia è grande tra il premier Mario Draghi e la cancelliera tedesca Angela Merkel, ma non al punto da rimettere in discussione il punto fermo della politica migratoria europea dell’ultimo decennio: gli sbarchi sono un problema italiano, non europeo.
- La cooperazione si svolge su tutti i fronti del problema migratorio tranne quello di interesse dell’Italia, cioè gli sbarchi via mare.
- Draghi non ha bisogno di costruirsi una reputazione europea, come di solito capita ai premier italiani freschi di nomina, ma deve persuadere anche i più scettici che sarà in grado di far rispettare all’Italia gli impegni presi in cambio degli oltre 200 miliardi del Recovery Plan.
La sintonia è grande tra il premier Mario Draghi e la cancelliera tedesca Angela Merkel, ma non al punto da rimettere in discussione il punto fermo della politica migratoria europea dell’ultimo decennio: gli sbarchi sono un problema italiano, non europeo. Nel 2021 finora sono arrivati sulle coste italiane 19.119 persone, contro le 6.184 del 2020 e le 2.390 del 2019, alcune hanno diritto d’asilo, altre sono migranti economici che vanno incontro all’ipotesi di rimpatrio. Ma mentre i centri di acc



