Il tribunale di Roma ha condannato a un anno di reclusione Armando Spada nel processo per tentata violenza privata nei confronti della giornalista Federica Angeli, ora delegata in Campidoglio per le periferie. I fatti risalgono al 2013, quando la cronista decise di capire come Spada fosse entrato in possesso di uno stabilimento balneare e il 23 maggio si presentò nello stabilimento con una telecamera in vista e un'altra nascosta, per fare delle interviste. Secondo l'accusa, che aveva chiesto una condanna a un anno e quattro mesi, Spada minacciò poi la giornalista per indurla a cancellare il video registrato.

L’avvocato Giulio Vasaturo, legale di parte civile per Federica Angeli e per l’Ordine dei Giornalisti ha detto che «questa sentenza giunge a oltre sette anni dai fatti, al termine di un percorso giudiziario particolarmente tormentato che Federica Angeli e la sua famiglia hanno trascorso sotto scorta per le minacce delle mafie di Ostia. Questa pronuncia vale a rafforzare l’impegno di ogni giornalista e di ogni cittadino contro la tracotanza delle organizzazioni criminali». La sindaca di Roma, Virginia Raggi, ha detto che i cittadini devono prendere «esempio dal coraggio di Federica Angeli».

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