Cinque detenuti denunciano in procura le violenze delle forze dell’ordine durante le rivolte di inizio marzo che sono costate la vita a 13 persone. La versione ufficiale parla soltanto di morti per overdose. Dopo la denuncia, i detenuti sono stati trasferiti a Modena in isolamento
- L’8 marzo in diverse carceri italiane sono scoppiate violente rivolte a causa di una situazione generale di sovraffollamento e della sospensione di ogni attività esterna e colloquio interno.
- Ci sono stati 13 decessi, di cui nove solo a Modena. La Procura modenese ha aperto un’indagine a carico di ignoti. Cinque detenuti ora presentano un esposto alla procura di Ancona con la loro versione su quello che è successo in quei giorni.
- I cinque firmatari dell’esposto sono stati trasferiti da Ascoli Piceno proprio a Modena, in un ambiente senza dubbio ostile a loro.
Sono passate poche settimane da quando è stato fissato il primo processo in Italia per tortura a carico di pubblici ufficiali, riguardo ai fatti nel carcere di San Gimignano. Ora di tortura, abuso di autorità e omissione di soccorso da parte di agenti penitenziari si torna a parlare in un esposto alla Procura di Ancona firmato da cinque detenuti, a proposito di quanto avvenuto nel marzo scorso nell’istituto penitenziario Sant’Anna di Modena e nella casa circondariale di Ascoli Piceno. L’8 marzo,



