Monica Vitti è scomparsa a 90 anni, li aveva compiuti lo scorso novembre. Alla Festa del Cinema di Roma, per rendere omaggio alla vita e alla carriera della celebre attrice, pochi mesi fa è arrivato un film documentario che ha riassunto l’essenza della donna e artista: Vitti d’arte, vitti d’amore.

Vitti, simbolo del cinema italiano e antidiva per eccellenza, dagli esordi teatrali, attraverso i primi film drammatici, è divenuta un’icona del cosiddetto cinema “impegnato”, fino alla consacrazione a unica “mattatrice” della commedia all'italiana, capace di tener testa alla pari a colleghi come Alberto Sordi, Ugo Tognazzi, Vittorio Gassman e Nino Manfredi.

Vitti d’arte, vitti d’amore racconta i film, le collaborazioni, i legami sentimentali, la verve innata e la professionalità di una donna molto diversa da quella che spettatori e critica hanno amato e stimato sui set cinematografici e in palcoscenico, la cui leggenda sopravvive in una luce intatta agli occhi di un pubblico sconfinato che l’ha amata incondizionatamente fino all’ultimo.

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